Journal De Bruxelles - Uno Maggio Taranto dedicato a consigliere Comune morto di cancro

Uno Maggio Taranto dedicato a consigliere Comune morto di cancro
Uno Maggio Taranto dedicato a consigliere Comune morto di cancro

Uno Maggio Taranto dedicato a consigliere Comune morto di cancro

Annunciato un gemellaggio con Emergency

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Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il concertone dell'Uno Maggio libero e pensante di Taranto, organizzato dal Comitato di cittadini e operai che dal 2013 dà voce alle realtà in lotta, tra l'altro, per il diritto alla salute, tra musica e denuncia. La direzione artistica è a cura di Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci. Ancora nessuna anticipazione sul cast, ma oggi è stato annunciato un gemellaggio con la campagna Emergency di Puglia, l'avvio di un crowdfunding per sostenere l'evento (che non ha sponsor e finanziamenti pubblici) e sono stati svelati i punti principali del documento politico. Per il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti alla conferenza stampa hanno partecipato la presidente Simona Fersini, Virginia Rondinelli e Giovanni Raimondi. L'edizione 2025 "sarà dedicata - ha spiegato Fersini - a Massimo Battista (operaio Ilva, ex consigliere comunale morto di cancro a 51 anni il 7 ottobre 2024 e tra i fondatori del Comitato, ndr), la cui presenza si avverte ma si avverte ancora di più la sua assenza, specie in questo periodo". Rondinelli ha aggiunto che "i temi saranno parecchi. Vogliamo discutere di argomenti concreti con le comunità come la nostra che si sentono sovrastate da una politica dominante che pensa al profitto più che al benessere collettivo effettivo". Si parlerà, ha puntualizzato l'attivista, "dei giovani che in questo momento pagano il prezzo più alto anche in termini di repressione, pensando a cosa accade durante le manifestazioni, del dissenso al decreto sicurezza, della questione operaia, del Siderurgico che cade a pezzi mentre i commissari presentano una situazione che non corrisponde alla realtà. Parleremo di guerra, perché la cosa fondamentale di questa campagna è che bisogna prendere posizione verso la normalizzazione del conflitto". "Siamo abituati a tutte le guerre - ha sostenuto Rondinelli - e questa è una cosa gravissima. Nel nostro documento abbiamo usato la parola 'Risiko' perché siamo ormai solo delle pedine da muovere. Discuteremo di tutto ciò che è contro i diritti civili, di transgender, di diritto all'aborto, di compromissione della legge 194, di diritti civili negati anche nel mondo del lavoro".

I.Servais--JdB