Morto David Lynch, il ricordo dell'aiuto regista italiano
Lorenzo Grasso, 'umile e dolce, dava consigli senza invasioni'
Lorenzo Grasso, aiuto regista italiano che da anni fa base a Los Angeles, ha lavorato con David Lynch sul set del film Lucky, di John Carroll Lynch (che ha lo stesso cognome del regista di Twin Peaks, ma non è parente). "David era un attore in quel progetto della primavera del 2016 - ricorda Grasso -. Aveva accettato il ruolo per amicizia e rispetto verso un suo vecchio e caro amico, ormai morto anche lui, l'attore Harry Dean Stanton". Nel bel film girato nel deserto dell'Arizona, presentato nel 2017 al festival di Locarno, Stanton interpreta un 90enne scontroso e solitario che comincia a fare i conti con l'idea della morte. La persona a lui più vicina è quella con cui si siede tutte le sere al bancone del bar, per un Bloody Mary. Il ruolo interpretato da Lynch, appunto. "Il primo giorno di riprese, quando è arrivato sul set e sono andato ad accoglierlo per mostrargli il piano del giorno e come eravamo organizzati, mi si è presentato con un naturale: 'Ciao Lorenzo, sono David'. Non sono riuscito nemmeno a rispondergli. L'emozione mi ha stretto al gola e i miei colleghi si sono messi a ridere. Ho lavorato con molte star e personaggi famosi a Hollywood e in Italia, ma ora ero di fronte a un'eminenza. Uno degli artisti grazie ai quali ho scoperto l'amore per il cinema e ho deciso di lavorare in questo settore. Mi sono sentito sopraffare", commenta Grasso, che è nato a Firenze nel 1976. "Lui però, con quel suo sorriso mite e il panama bianco, si è dimostrato gentile e alla mano per tutte le riprese, molto concentrato e professionale: ripeteva le battute per esserne sicuro ed era sempre puntuale. Quando a metà tra lo scherzo e la reverenza, il regista e il direttore della fotografia gli chiedevano consigli su un'inquadratura, rispondeva con umiltà, senza prevaricare", ricorda l'aiuto regista, aggiungendo: "Era molto rispettoso del mio ruolo e ogni volta che finiva una scena si preoccupava di dirmi dove stava andando e dove avrei potuto trovarlo in caso di bisogno. Di solito mi diceva: 'Lorenzo, mi trovi fuori a fumare'".
O.Meyer--JdB