Mozart, quelle sinfonie capolavoro scritte in poche settimane
Il libreria una guida alla musica del genio di Salisburgo
GIOVANNI BIETTI, 'MOZART: LE ULTIME TRE SINFONIE' (CAROCCI, PP. 112, EURO 13,00). Mozart scrisse tre sinfonie in poche settimane, nell'estate del 1788, composizioni considerate tra i massimi capolavori del suo repertorio: la monumentale K. 543, la K. 550 in sol minore e la straordinaria K. 551, nota con il nome di "Jupiter". Giovanni Bietti, voce storica della trasmissione Lezioni di musica di Rai Radio 3, le passa in rassegna in un libro, uscito per Carocci. Il volume propone anche un glossario, una discografia essenziale e Qr code per ascoltare gli audio. "La genesi delle tre sinfonie è piuttosto misteriosa: non sappiamo per quale occasione Mozart le abbia composte e non sappiamo nemmeno quando furono eseguite la prima volta. Ma all'inizio dell'Ottocento esse erano già famosissime", spiega Bietti. "Oggi questi sono i brani sinfonici di Mozart in assoluto più noti ed eseguiti, e non è raro che vengano proposti da un direttore d'orchestra all'interno di una singola serata, come una sorta di 'trittico'", sottolinea nel saggio. Mozart scrisse le tre sinfonie a Vienna, nel periodo di Giuseppe II, che era un grande appassionato di musica. Vienna era considerata da Mozart "il miglior posto al mondo" per un musicista perché la vita concertistica era intensa, i teatri sfarzosi e pieni di attività. Il libro è ricco di curiosità e parla anche dell'atteggiamento del pubblico, ai tempi di Mozart: "Applaudire o parlare mentre si eseguiva la musica era considerato normale. Il clima 'religioso' dei concerti e il silenzio assoluto durante l'esecuzione sono concetti ottocenteschi, che diventeranno preponderanti con Wagner. L'odierno atteggiamento del pubblico in una sala da concerto, dove si guarda con disapprovazione chi tossisce nel corso dell'esecuzione, sarebbe stato del tutto incomprensibile per un ascoltatore del 1780", scrive Bietti.
U.Dumont--JdB