Ritrovati 4 arredi originali del villino di Puccini di Viareggio
Due piccoli tavoli, un mobile da ingresso e una credenza bassa
Quattro arredi originali del villino di Viareggio (Lucca) di Giacomo Puccini, tre dei quali prodotti da Carlo Spicciani tra il 1921 e il 1922 e uno di Gebrüder Thonet di Vienna, sono stati recuperati ed entrano a far parte delle collezioni della Fondazione Giacomo Puccini che li ha ricevuti in donazione e ne provvederà alla ricollocazione, al termine dei restauri, nel villino di Viareggio. Si tratta di due piccoli tavoli, un mobile da ingresso e una credenza bassa. I cimeli sono stati presentati questa mattina al Puccini Museum da Renata Frediani e Mauro Pardini, autori della scoperta, dal sindaco di Lucca, presidente della Fondazione Giacomo Puccini, Mario Pardini, dal direttore della Fondazione Luigi Viani e dallo storico dell'arte Riccardo Mazzoni. Gli arredi erano stati forniti dallo stesso Spicciani, tra il 1921 e il 1922, come confermato da una fattura emessa dallo stesso mobiliere nel 1923 e conservata presso l'archivio Simonetta Puccini di Torre del Lago. Il tavolo, di forma esagonale, era parte integrante di un gruppo di mobilia un tempo collocata nella biblioteca adiacente allo studio di Puccini: per le sue particolari caratteristiche e la presenza di inserti ceramici della manifattura Chini di Borgo San Lorenzo (Firenze) costituiva un unicum tra gli arredi del villino. La credenza in noce porta un particolare finimento metallico lavorato a traforo di gusto orientaleggiante. Le ceramiche del mobile che arredava l'ingresso del villino, originariamente abbinato ad una panca vennero prodotte anch'esse dalla manifattura Chini. Infine uno tra i pezzi più importanti appartenuti a Puccini: il tavolo prodotto dalla fabbrica di mobili di faggio piegato Gebrüder Thonet di Vienna che compare nel catalogo della stessa nel 1904, come indicato dal codice 8801. L'arredo venne probabilmente acquistato da Giacomo Puccini tra il 1905 e il 1907 dal rivenditore e mobiliere fiorentino Giuseppe Seri.
O.M.Jacobs--JdB