Scala: l'anteprima under 30 della Prima è 'una Forza'
Tutti in piedi per l'inno; Meyer, sono un terzo del pubblico
Piace ai giovani La forza del destino che il 7 dicembre inaugurerà la stagione lirica della Scala e che loro vedono nell'anteprima under 30. Incanta la musica di Verdi diretta da Riccardo Chailly. Convincono i protagonisti Anna Netrebko, Brian Jagde e Ludovic Tézier. Gli spettatori, che si sono tutti alzati in piedi per l'esecuzione dell'Inno di Mameli, vengono da posti diversi, hanno età e professioni (o percorso di studi) diversi, ma li accomuna la passione per la musica, per l'atmosfera della Scala e per questa serata speciale. E infatti sono pochi quelli arrivati stasera per la prima volta. Piero ha 25 anni, medico da giugno, è alla terza esperienza. Alla Scala viene con l'amica Maria Vittoria, che lavora in una azienda farmaceutica ed è al bis. Andrea, designer di interni, viene per la quarta volta, insieme a Virginia, ingegnere. "Non studiamo musica, ma veniamo spesso. Questa atmosfera è stupenda" dicono, contenti "che quest'anno si apra con Verdi". Da Berlino arriva Francesco (in realtà originario di Reggio Calabria) così come Maurice Gesser. Austriaco è Tim Piontech il presidente di Juvenilia, associazione internazionale di giovani appassionati di cui tutti e tre fanno parte. "I bilanci li faranno gli osservatori. Io sono felice di avere duemila giovani in teatro" ha osservato il sovrintendente Dominique Meyer che è verso la fine del suo mandato ma evita bilanci e malinconie. Una cosa tiene a ricordarla, ovvero che l'anteprima giovani, "una delle migliori idee del mio predecessore Stephane Lissner", non è una serata isolata tanto è vero che "un terzo del pubblico del teatro ora è formato da under 35. C'è l'immagine che la Scala sia riservata ad adulti e anziani, invece i giovani vengono spesso". "Vedo che sono felici di arrivare stasera - prosegue - spero che lo facciano con l'atteggiamento di chi va a un appuntamento d'amore, non di chi va in tribunale a giudicare". Anche sul 7 dicembre spiega che "si tratta di uno spettacolo. Noi facciano spettacoli tutti i giorni. Certo ci sono personalità, ma alla inaugurazione della Opéra Bastille ho avuto 34 Capi di Stato. L'obiettivo è che la gente esca felice da teatro".
M.F.Schmitz--JdB