Journal De Bruxelles - Premio alla Carriera per Tim Sutton al Faenza Film Festival

Premio alla Carriera per Tim Sutton al Faenza Film Festival
Premio alla Carriera per Tim Sutton al Faenza Film Festival

Premio alla Carriera per Tim Sutton al Faenza Film Festival

In programma 19 lungometraggi, 6 sezioni e ospiti internazionali

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Diciannove lungometraggi, sei sezioni, tre ospiti internazionali (Tim Sutton, Chris Nash, Miguel Salgado) e una serie di eventi fra talk, mostre e serate speciali: è il biglietto da visita della seconda edizione del 'Noam Faenza Film Festival', in programma dal 23 al 27 ottobre. Il regista e sceneggiatore americano Tim Sutton sarà protagonista di una retrospettiva con i suoi film più importanti e di una masterclass che si svolgerà domenica 27 ottobre al Cinema Sarti, dove riceverà il Premio alla Carriera. Miguel Salgado sarà in sala per presentare in prima italiana il suo esordio alla regia in concorso 'Vergüenza (Shame)', ritratto moderno della realtà messicana che parla di emarginazione, violenza ma anche solidarietà e racconta la storia di due amici che dopo essere stati presi in ostaggio dovranno lottare fino alla morte l'uno contro l'altro. Il palco ospiterà anche il regista canadese del film horror/slasher 'In a Violent Nature', Chris Nash, al suo primo lungometraggio. Tra i film in concorso, la prima nazionale di 'The Line' di Ethan Berger, un thriller con un cast composto da John Malkovich, Angus Cloud e Alex Wolff, e 'The Sweet East', esordio alla regia di Sean Price Williams, interpretato da Talia Ryder, Ayo Edebiri, Jacob Elordi e Simon Rex, un viaggio nell'America contemporanea intrapreso da una giovane donna che ha avuto accesso alle strane sette e culti che proliferano nel paese. "In un periodo difficilissimo per il territorio - dice il direttore artistico Andrea Valmori - promuovere un festival nuovo e così ambizioso come taglio culturale può sembrare un'operazione per certi versi iperbolica. Il nostro staff lavora da due anni a questa nuova edizione e il programma fa ben sperare non solo per il futuro del Festival, ma anche per il ruolo che può giocare nel contesto turistico e di attivismo giovanile del territorio".

F.Dubois--JdB