Vinicio Capossela, il 25 ottobre il nuovo album, poi il tour
Annunciate le date di Conciati per le Feste in Italia ed Europa
Un repertorio e uno spettacolo strabordante, affinato in venti anni di pratica di concerti per le feste, che celebra la festa e la realizza. È Conciati per le feste, il tour di Vinicio Capossela in Italia ed Europa con cui l'artista presenterà il nuovo album in uscita il 25 ottobre per Warner Music Italy. Si comincia sabato il 26 ottobre con l'anteprima ad Aosta per poi proseguire il 2 novembre a Cesena, l'8 a Firenze, il 15 a Bologna, il 17 a Molfetta, il 19 a Napoli, il 4 dicembre a Padova, il 13 e 14 a Sesto san Giovanni, il 18 a Roma, il 21 a Venaria Reale (TO), il 22 a Mantova e infine un doppio appuntamento, il 25 e 26, con il tradizionale concerto natalizio al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (RE). . In programma anche una serie di appuntamenti internazionali: il 24 novembre a La Madeleine a Bruxelles, il 26 alla Union Chapel a Londra, il 28 a La Paloma a Barcellona, il 29 alla Sala Villanos a Madrid, l'8 dicembre al Kesselhaus a Berlino e l'11 alla Tollhaus a Karlsruhe, l'11 febbraio 2025 al Kaufleuten Zürich di Zurigo. "I brani di Conciati per le Feste sono brani nati dal vivo e per vent'anni hanno visto la luce soltanto nella effimera dimensione live della celebrazione festiva - racconta Vinicio Capossela -. Per due decadi la loro vita è stata strettamente legata ad un periodo circoscritto, definito e ciclico, quello delle feste di fine anno. Ci sono volute l'interruzione del tempo imposta dalla pandemia e la festa mancata di quell'anno per chiuderci - ben mascherati e distanziati - a registrare queste canzoni con l'aggiunta degli inediti composti per l'occasione e finalmente dar loro una forma durevole e una vita autonoma su supporto. Non avevamo previsto, però, che nel frattempo il mondo sarebbe precipitato lasciandoci attoniti e conciati per le feste. Tutto era diventato urgenza, anche le canzoni, che si sono quindi imposte in numero di 13 (Tredici canzoni urgenti)". "Ora però - continua Capossela - è arrivato il momento di riprenderci la festa e di spostare l'accento da quella A passiva e piana alla O attiva e sdrucciola. Non più conciàti per le feste dalla realtà, ora siamo pronti a rivolgere un invito imperativo a tutti: cònciati per le feste! La Festa d'altronde è un pericolo, perché si entra in un'area non programmabile, non prevedibile in cui ci si dà la possibilità di incontrare la Vita. In altre parole, nella Festa si corre il rischio più grande: quello di incontrare sé stessi".
W.Baert --JdB