The Prisoners a Pordenone, 'sarà un gran concerto'
Venerdì torna la ricomposta band con nuovi brani
"Con The Prisoners suonammo in Italia nel 1984, e poi qualche data nei '90 ma è la prima volta in Friuli, e in un festival così bello, con tanta gente: sarà un gran concerto". James Taylor, tastierista, torna alle origini con un concerto con la band degli esordi che si esibirà il 30 agosto al Music in Village di Pordenone unica data italiana della reunion della prima band, The Prisoners. Il gruppo, nato negli anni '80 quando produsse quattro dischi, è tornato ora sul mercato con un nuovo album. Un gruppo di culto, tra i fondatori del movimento mod inglese e precursori del britpop, che secondo la critica ha lasciato "una traccia indelebile per sciogliersi un attimo prima del grande successo". Nella formazione originale, oltre a Taylor, all'Hammond, ci sono il cantante e chitarrista Graham Day, il bassista Allan Crockford, il batterista Johnny Symons. James Taylor, sposato con una donna di Rovigo, ha appena trascorso una vacanza vicino Ferrara e conosce il Fvg e l'Italia in genere: "Da quarant'anni vengo qui a suonare con i miei progetti. Qualche anno fa sono stato anche al Music in Village con il mio quartetto e c'è ormai un amore reciproco". Il complesso si è ricomposto naturalmente, ritrovandosi a suonare insieme in pubblico quasi per caso. "Sono nate nuove canzoni e qualche concerto, ma questa sarà la prima volta fuori dall'Inghilterra". Di recente dunque i Prisoners hanno pubblicato un nuovo disco, Morning Star. Rimpianti? "Il successo stava per arrivare, le premesse non mancavano. Ci siamo sciolti e altri hanno raccolto il seme" ma "non mi lamento, ho avuto successo con il James Taylor Quartet. Abbiamo sbagliato a mollare, ma credevamo di non avere un futuro".
T.Moens--JdB