Journal De Bruxelles - A Cesena il ricordo dei piccoli grandi live della musica

A Cesena il ricordo dei piccoli grandi live della musica
A Cesena il ricordo dei piccoli grandi live della musica

A Cesena il ricordo dei piccoli grandi live della musica

La storia delle grandi band nei piccoli club italiani

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Attraverso le parole, ecco riaffiorare i suoni di esibizioni che si sono ritagliate il loro spazio nella storia della musica. Dal tumultuoso live di Jimi Hendrix al Piper di Milano, al concerto talk di David Bowie a Roma di fronte a 500 persone. Dalla doppia data dei Nirvana al Bloom di Mezzago, alla storica esibizione di Jeff Buckley al Vidia di Cesena. Passando per gli Oasis al Vox Club di Nonantola, le Pussy Riot all'Estragon di Bologna per arrivare ai recentissimi concerti dei Green Day ai Magazzini Generali di Milano e Ligabue a Largo Venue a Roma. Artisti che hanno cambiato la storia della musica rock e che per i loro live in Italia hanno in più occasioni scelto piccoli locali, anche di provincia, rispetto ad attrezzatissimi palazzetti dello sport. Parla di tutto questo e di molto altro ancora il libro 'Big little lives' (Arcana editore, P. 135, 15 euro) di Giuseppe Cucinotta, direttore di pinknoises.it e giornalista del Corriere della sera, che l'autore presenterà il 31 luglio alle 19 alla Rocca Malatestiana di Cesena. A inaugurare questa tendenza è stato Jimi Hendrix, protagonista nel 1968 di uno straordinario concerto al Piper Club di Milano. Un live storico durante il quale il chitarrista ha eseguito davanti ad 800 persone capolavori come Hey Joe, Purple Haze e Foxy Lady. Il concerto di Jeff Buckley al Vidia di Cesena, nel 1991, sarà il punto di partenza per la presentazione che il 31 luglio, alla Rocca Malatestiana di Cesena (ore 19), vedrà Cucinotta raccontare gli aneddoti più affascinanti di "Big Little Lives". All'iniziativa, che fa parte della rassegna "Che spettacolo - L'Estate a Cesena" promossa dal Comune romagnolo, parteciperanno anche Libero Cola (direttore artistico del Vidia Club di Cesena), Lele Roveri (fondatore dell'Estragon di Bologna), Paolo Molinari del Vox Club di Nonantola e Oderso Rubini (assessorato Cultura Regione Emilia-Romagna).

O.Leclercq--JdB