

Il ritatto più dettagliato della più piccola luna di Marte
Grazie al passaggio ravvicinato della missione Hera dell'Esa
Scura e irregolare contro un Marte mai visto, ripreso in colori vivaci che virano dall'azzurro al violetto e al rosso: è il ritratto più ravvicinato finora ottenuto della più piccola ed enigmatica delle due lune di Marte, Deimos. Le immagini sono state diffuse oggi dall'Agenzia Spaziale Europea, all'indomani del passaggio ravvicinato della sonda a Marte. La sonda è infatti passata all distanza di circa 5mila chilometri dalla superficie marziana, la cui gravità ha permesso di correggere la rotta e indirizzarla verso la sua destinazione finale, la coppia di asteroidi Didymos e Dimorphos che Hera raggiungerà a dicembre 2026. E' così che, muovendosi alla velocità di 9 chilometri al secondo rispetto a Marte, la sonda è stata in grado di riprendere Deimos dalla distanza di appena 1.000 chilometri. Hera ha osservato il lato nascosto di Deimos che, come la nostra Luna, rivolge sempre la stessa faccia al suo pianeta. La piccola luna ha un diametro di poco più di 12 chilometri, è ricoperta da uno spesso strato di polvere rossastra e la sua origine non è ancora chiara: potrebbe essere il risultato di un gigantesco impatto avvenuto con Marte, oppure un asteroide catturato dalla sua gravità. Durante il passaggio ravvicinato sono stati attivati tre degli strumenti a bordo di Hera: una telecamera che acquisisce immagini in bianco e nero nella luce visibile, uno strumento in grado di captare una gamma di colori che va oltre i limiti dell'occhio umano e che permette di analizzare la composizione minerale, e un'altra telecamera a infrarossi fornita dall'Agenzia spaziale giapponese (Jaxa), che capta le temperature superficiali rivelando alcune delle proprietà fisiche del soggetto. "Questi strumenti sono stati testati in precedenza durante la partenza dalla Terra - dice Michael Kueppers, ricercatore dell'Esa che partecipa alla missione - ma questa è la prima volta che li utilizziamo su una piccola luna lontana di cui sappiamo ancora molto poco, e i risultati potrebbero essere interessanti".
E.Carlier--JdB