Journal De Bruxelles - Vasi sanguigni per bypass coltivati da cellule staminali

Vasi sanguigni per bypass coltivati da cellule staminali
Vasi sanguigni per bypass coltivati da cellule staminali

Vasi sanguigni per bypass coltivati da cellule staminali

Sfruttano anche la 'colla' delle cozze

Dimensione del testo:

Coltivati vasi sanguigni a partire dalle cellule staminali: una tecnica innovativa che sfrutta anche un nuovo materiale ispirato alla 'colla' delle cozze e che apre le porte a una nuova generazione di bypass per i vasi sanguigni più piccoli. I nuovi dispositivi sono stati testati con successo sui macachi sotto la guida di Jue Zhang, dell'Università del Wisconsin a Madison, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports Medicine. In casi di problemi a un'arteria, ad esempio una lesione o un'ostruzione, si procede generalmente con l'inserimento di un bypass, ossia una sorta di raccordo capace di integrarsi alla parte sana dell'arteria e far circolare il sangue superando la parte di arteria danneggiata. Nel caso di arterie piuttosto grandi si usano spesso con successo materiali sintetici ma nel caso di arterie più piccole i materiali sintetici presentano varie problematiche, tanto che la prassi più diffusa prevede il prelievo di un vaso sanguigno da un'altra parte del corpo del paziente, oppure da un donatore. Ma si tratta in entrambi i casi di complicazioni che possono rendere difficile la riuscita dell'intervento. I ricercatori americani sono però ora riusciti a realizzare una nuova tipologia di innesti, utile per i vasi sanguigni più piccoli, composta da una sorta di sottile maglia di un materiale simile al teflon sulla quale vengono fatte crescere cellule staminali pluripotenti. Per migliorare l'adesione delle cellule sulla struttura i ricercatori hanno usato delle proteine ispirate alla 'colla' usata dalle cozze per aderire agli scogli. Gli impianti sono poi stati innestati nelle arterie femorali dei macachi Resus e verificati periodicamente. Il nuovo materiale, spiegano gli autori, ha registrato una funzionalità perfetta anche dopo 6 mesi, un successo che potrebbe presto trovare applicazioni anche nell'uomo.

P.Claes--JdB