

Marte, il polo nord cede sotto il peso della calotta glaciale
Nuovi indizi sulla struttura interna del pianeta
La calotta ghiacciata che ricopre il polo nord di Marte è relativamente giovane e sta facendo abbassare la crosta sottostante di circa 0,13 millimetri all'anno: questo significa che la parte superiore del mantello è fredda, altamente viscosa e molto più rigida di quella del mantello terrestre. Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature da un team internazionale a cui partecipa anche il Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza di Roma. I ricercatori hanno condotto un'analisi geofisica simile a quella utilizzata sulla Terra per studiare la deformazione della crosta terrestre sotto il peso delle masse glaciali. Nello specifico, i dati raccolti dall'unico sismometro presente sul Pianeta Rosso, quello della missione Insight, sono stati combinati con l'analisi delle variazioni temporali delle anomalie gravitazionali su Marte e modelli di evoluzione termica. "Grazie a questo approccio combinato - spiega Antonio Genova della Sapienza - è stato possibile misurare il tasso di deformazione della crosta marziana, che risulta estremamente lento. Le nostre stime indicano che il polo nord di Marte sta attualmente cedendo a una velocità massima di 0,13 millimetri all'anno, un valore che riflette la viscosità del mantello superiore, compresa tra dieci a cento volte quella terrestre. Questo implica che l'interno di Marte è estremamente freddo e resistente alla deformazione". Lo studio indica inoltre che la calotta polare marziana (larga circa 1.000 chilometri e spessa 3 chilometri) ha un'età stimata tra 2 e 12 milioni di anni, dunque è significativamente più giovane rispetto ad altre grandi strutture della superficie del pianeta. Questa scoperta apre nuove prospettive per le future missioni spaziali come Oracle, proposta e concepita dal gruppo di Sapienza, e MaQuIs, che potranno approfondire la comprensione della storia geologica del pianeta, del suo passato climatico e della sua potenziale abitabilità.
P.Mathieu--JdB