

Missione compiuta per il telescopio a raggi gamma Integral
Lanciato da Esa nel 2002, ha studiato l'universo ad alte energie
Missione compiuta per Integral: il telescopio a raggi gamma dell'Agenzia spaziale europea ha concluso le sue osservazioni dopo 22 anni di attività nello spazio, durante i quali ha riscritto la nostra comprensione degli eventi più energetici ed estremi dell'universo. L'osservatorio ad alta energia ha svolto un ruolo fondamentale nello svelare la natura delle esplosioni cosmiche note come lampi di raggi gamma e nello scoprire l'origine delle onde gravitazionali. Recentemente ha fornito informazioni uniche su come le esplosioni termonucleari guidano i getti nelle stelle di neutroni e ha catturato il gigantesco bagliore di una magnetar extragalattica. Lanciato il 17 ottobre 2002 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, Integral (International Gamma Ray Astrophysics Laboratory) è stato il primo strumento spaziale in grado di fare osservazioni contemporaneamente nei raggi gamma, nei raggi X e nella luce visibile, scoprendo tanti fenomeni ad alta energia che sono alla base di fondamentali problemi di fisica e astrofisica. Frutto di un'importante collaborazione internazionale, il satellite ha avuto l'allora Alenia Spazio (oggi Thales Alenia Space) come capofila dell'ampio consorzio industriale impegnato nella missione. "Oggi termina la missione di questo gioiello della tecnologia spaziale che ha permesso alla nostra azienda di guadagnare know-how e capacità nel sostenere ieri, oggi e domani, i desideri di conoscenza della comunità scientifica internazionale e dell'Esa", afferma Walter Cugno, responsabile esplorazione e scienza di Thales Alenia Space. "I dati comunicati da Integral alimenteranno ancora per decenni la ricerca di comprensione del nostro universo, grazie al lavoro di una macchina virtuosa che ha reso possibile, come mai prima, l'osservazione dei raggi gamma". Dopo la fine delle osservazioni scientifiche, Integral continuerà a orbitare attorno alla Terra per altri quattro anni. Gli ingegneri dell'Esa monitoreranno il satellite fino al suo rientro nell'atmosfera terrestre all'inizio del 2029.
R.Vandevelde--JdB