Journal De Bruxelles - Computer a prova di errore grazie ai gatti-quantistici

Computer a prova di errore grazie ai gatti-quantistici
Computer a prova di errore grazie ai gatti-quantistici

Computer a prova di errore grazie ai gatti-quantistici

Ispirati al paradosso di Schrödinger

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Computer quantistici a prova di errore grazie ai 'qubit gatto', più resistenti ai disturbi esterni. A dimostrarlo è lo studio pubblicato su Nature dal gruppo di ricerca guidato da Harald Putterman, del Centro di quantum computing di Amazon Web Services, che utilizza un'innovativa tipologia di qubit, le unità di calcolo dei computer quantistici, ispirati al celebre paradosso del gatto di Schrödinger. "Uno dei grandi limiti attuali nello sviluppo dei computer quantistici sono gli errori, ossia i disturbi che portano alla perdita dell'informazione sotto forma di qubit", ha detto all'ANSA Francesco Saverio Cataliotti, dell'Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche e docente all'Università di Firenze. Si tratta di due grandi tipologie di errori ben distinte tra loro. Se immaginiamo un qubit come fosse una lettera, le due famiglie di errori possono essere immaginate come errori nella dimensione della lettera (troppo grande o troppo piccola) oppure errori nella grafia (ad esempio un'asta troppo lunga). "L'idea dei ricercatori è quella di disegnare dei chip in cui una delle due tipologie di errori non si verifichi mai", ha aggiunto Cataliotti. Però, l'eliminazione di una delle due famiglie di errori in realtà comporta un aumento del numero di errori dell'atro tipo ma secondo i ricercatori Aws gestire un solo tipo di problema potrebbe semplificare poi la gestione complessiva. "I qubit di questo tipo vengono chiamati qubit cat perché vengono resi stabili dalla sovrapposizione di due cose opposte", ha aggiunto Cataliotti. "Un fenomeno - ha proseguito - che può esistere solo nel mondo quantistico e che è esattamente lo stesso fenomeno presente nel celebre paradosso del gatto di Schrödinger". In realtà qubit cats sono già noti da tempo ma il nuovo studio dei ricercatori Aws indica una soluzione promettente per creare qubit sempre più stabili e su cui sarebbe più facile applicare tecniche di correzione degli errori 'residui'.

J.M.Gillet--JdB