Gli incendi della California visti dallo spazio
I satelliti aiutano a guidare soccorsi e monitorare l'evoluzione
I vasti incendi in California visti dallo spazio: sono monitorati dai satelliti della Nasa, del Noaa e dell'Agenzia Spaziale Europea in tempo reale per guidare i soccorritori e prevederne l'evoluzione legata ai forti venti e favoriti dalla scarsità record di pioggia registrata in questi mesi. Tra i primissimi a identificare la nascita del primo dei grandi incendi, nei pressi di Pacific Palisades è stata l'europea Sentinel-2 il 7 gennaio alle 10:45 ora locale che poi ha continuato a crescere rapidamente alimentato dai forti venti. Sin dalle prime fasi varie tipologie di satelliti si sono concentrate per il monitoraggio dell'intera area che ha visto in sequenza la diffusione di nuovi vasti incendi che hanno portato in queste ore all'evacuazione di migliaia di persone e alcune vittime. Dallo spazio è infatti possibile seguire l'evoluzione degli incendi da due differenti punti di vista lontano a circa 36mila chilometri, un punto fisso con i satelliti geostazionari come Goes del Noaa, e più da vicino ma con minore continuità come JPSS-2, Aqua della Nasa e le varie sentinelle europee. Dati cruciali per prevedere gli spostamenti delle fiamme e guidare vigili del fuoco e soccorsi. A guidare le fiamme, spiega il Servizio meteorologico nazionale Nws sono i forti venti tipici in questo periodo in queste parti della California che soffiano dalle montagne verso il mare e la grave siccità dei mesi scorsi: a Los Angeles appena 0,08 centimetri di pioggia dal primo ottobre.
I.Servais--JdB