Atletica: europei cross, Battocletti cerca il primo titolo
Domenica la gara, squadra azzurra partita per Antalya
"Di fatto siamo già nel 2025, nel nuovo quadriennio. E insieme al record di Chiappinelli e all'Award di Furlani, ripartiamo dalla nostra atleta numero 1 a Parigi". A parlare è il direttore tecnico azzurro Antonio La Torre, nel giorno della partenza della squadra italiana verso gli Europei di cross di Antalya: sono 40 gli atleti decollati verso la Turchia (21 donne e 19 uomini) per affrontare la rassegna continentale della corsa campestre in programma domenica 8 dicembre. Gli azzurri andranno alla scoperta del percorso sabato mattina per l'allenamento ufficiale, al Dokumapark, e poi nel tardo pomeriggio si ritroveranno per la classica riunione di squadra con il presidente Stefano Mei, immancabile momento di confronto della vigilia. L'atleta più attesa è inevitabilmente Nadia Battocletti, quattro volte campionessa nelle categorie giovanili (due da U20, due da U23), argento un anno fa tra le grandi, determinata nell'assalto al primo titolo assoluto del cross al termine di un 2024 da favola. "Riuscisse a completare la tripletta, unica nella storia, sarebbe qualcosa di emozionante - le parole di La Torre - La dimensione che Nadia ha assunto nell'ultima stagione è sotto gli occhi di tutti, lei ne è consapevole per prima, come lo è pure papà Giuliano. Anche nel cross in Spagna si è vista l'autorevolezza con cui ha condotto la gara contro una rivale di valore come Klosterhalfen. Però attenzion: anche se ha rinunciato la campionessa in carica Grovdal non c'è nulla da dare per scontato, la campestre è piena di insidie". Si può puntare anche a un buon risultato collettivo con il team femminile. Al maschile, "Yeman Crippa sta preparando le corse su strada di primavera però al cross non ha mai rinunciato - prosegue il dt - Il record italiano di Chiappinelli in maratona, accettato con grande signorilità, gli ha dato voglia di tornare ancora più battagliero, in un contesto, quello di Antalya, molto qualificato: Ingebrigtsen su tutti". La staffetta è sempre un gioco di incastri e scelte da indovinare: "È importante provare a riscattare la prestazione dello scorso anno che ha lasciato l'amaro in bocca. Lo facciamo con i due primatisti italiani Arese e Vissa, una Zenoni indomita e un Parolini che ha guadagnato con pienissimo merito il posto in squadra".
A.Parmentier--JdB