Neonatologi, nei primi 1.000 giorni il segreto per una vita sana
Analisi Sin in occasione della Giornata Mondiale della Salute
"I primi nove mesi in utero e i successivi 24 dopo la nascita sono il periodo in cui si verificano i più grandi cambiamenti nella vita, sia in senso positivo sia in senso negativo. In particolare, le malattie non trasmissibili da adulti trovano spesso la loro origine in stili di vita, abitudini ed errori in questa fase iniziale, ad esempio sovrappeso e obesità portano a diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Ed è su questo periodo che dobbiamo investire per migliorare la salute futura del piccolo e della sua mamma, per offrire le stesse opportunità di salute, indipendentemente da dove si partorisce e si nasce". Lo afferma il presidente della Società Italiana di Neonatologia (Sin) Massimo Agosti, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, che si celebra oggi. Ogni anno, ha ricordato la Società Italiana di Neonatologia, quasi 300 mila donne perdono la vita per le complicanze della gravidanza o del parto; oltre 2 milioni di bambini muoiono nel loro primo mese di vita e circa 2 milioni nascono morti. "Negli ultimi decenni in Italia abbiamo attraversato una rivoluzione nell'assistenza ai neonati, soprattutto i prematuri: accanto alla tecnologia, è ormai chiara l'importanza della presenza dei genitori", ha aggiunto Agosti. Inoltre "è sempre più evidente il ruolo dell'allattamento materno per tutti i neonati come principale strategia di prevenzione per la salute futura del piccolo", ha concluso.
C.Bertrand--JdB