Journal De Bruxelles - Disturbi alimentari, al Bambino Gesù +60% di casi da 2019

Disturbi alimentari, al Bambino Gesù +60% di casi da 2019

Disturbi alimentari, al Bambino Gesù +60% di casi da 2019

Si abbassa l'età media, casi sempre più severi tra i più giovani

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All'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, negli ultimi cinque anni sono cresciute le diagnosi di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e, allo stesso tempo, è aumentata la gravità, specie nei pazienti più giovani. Sono i trend resi noti dell'ospedale pediatrico in occasione della "Settimana del Fiocchetto Lilla" che si celebra da oggi al 15 marzo. Nel complesso, dal 2020, l'Unità operativa semplice di Anoressia e disturbi alimentari del Bambino Gesù ha registrato un incremento del 38% nell'attività clinica: i day hospital sono passati da 1.820 a 2.420 del 2024. Di pari passo, le nuove diagnosi di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono aumentate del 64%, passando dalle 138 del 2019 alle 226 del 2024. I dati, inoltre, mostrano una crescita dei nuovi accessi tra le fasce d'età più giovani (meno di 10 anni e 11-13 anni) che sono cresciute del 50% tra il 2019 e il 2020, passando da 59 a 89. A preoccupare è anche la gravità dei disturbi. "Un recente studio condotto dalla nostra equipe, attualmente in fase di revisione, ha messo in luce una preoccupante evoluzione dei disturbi alimentari", spiega Valeria Zanna, responsabile dell'Unità operativa. "Negli ultimi anni, i pazienti più giovani presentano quadri psicopatologici più gravi, sia per la sintomatologia alimentare sia per le caratteristiche psicologiche associate. Inoltre, i nuclei familiari di questi pazienti risultano più sofferenti, con difficoltà comunicative, una maggiore fragilità emotiva e un funzionamento complessivo compromesso", aggiunge. In Italia - ricorda il Bambino Gesù, circa 3,5 milioni di persone, pari al 6% della popolazione, soffrono di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione: il 90% sono donne, anche se cresce la quota di uomini, che rappresentano ormai il 20% nella fascia di età 12-17 anni. L'esordio dei disturbi è sempre più precoce: negli ultimi anni si è registrato un abbassamento dell'età fino agli 8/9 anni.

W.Lievens--JdB