Mieloma multiplo, 34mila persone colpite in Italia in aumento
Esperti, obiettivo innovazione personalizzare cure e prevenzione
Il mieloma multiplo, tumore del midollo osseo tra i più diffusi, interessa in Italia oltre 34mila persone, più di 5.700 l'anno e in aumento. Con personalizzazione e prevenzione ormai realtà, l'obiettivo prossimo è quello di ottenere una cronicizzazione della malattia e individuare precocemente chi è a rischio insorgenza. A questa e altre malattie è dedicato il 6th Soho Italy Annual Conference promosso dall'Italian Society of Hematologic Oncology, ospitato a Roma. Soho Italy nasce da un gemellaggio tra l'Istituto romagnolo per lo studio dei tumori "Dino Amadori" di Meldola e Md Anderson Cancer Center di Houston. "Il mieloma multiplo si origina nelle plasmacellule che si moltiplicano nel midollo osseo e talora in altre parti del corpo", spiega Claudio Cerchione, dirigente medico a Meldola. "Colpisce soprattutto persone over 60 e l'incidenza tende ad aumentare come l'età media. Una volta era contraddistinto da alti tassi di mortalità, l'innovazione ha portato a netti miglioramenti ma puntiamo ad eradicare queste malattie". La personalizzazione delle cure, continua, rappresenta presente e futuro. "Sono nati trattamenti più mirati ed efficaci, dagli anticorpi monoclonali ai bispecifici e le Car-T, immunoterapie di nuova generazione", ma anche "farmaci rivoluzionari come gli inibitori di Xpo1 o le chemioterapie innovative", con la malattia minima residua (Mrd) "vero e proprio obiettivo terapeutico della pratica clinica ordinaria. Diverse terapie puntano ad ottenere una Mrd negativa". Prossimo obiettivo "riuscire ad intensificare la cura o a depotenziarla in base alle esigenze del paziente", con il prossimo avvio di "progetti sperimentali che si basano sulla profilazione molecolare". Ulteriore novità è la prevenzione, in particolare l'individuazione di chi è "a forte rischio d'insorgenza della malattia", afferma Giovanni Martinelli, Istituto di Ematologia "Seràgnoli" di Bologna. "Esistono patologie che rappresentano un primissimo step del cancro, soprattutto la Mgus o gammopatia monoclonale di incerto significato e il mieloma asintomatico o 'smoldering'. La prima è presente nel 10% della popolazione adulta anche se nella grande maggioranza dei casi è asintomatica e indolente. La nuova rivoluzione del mieloma multiplo è riuscire a effettuare uno screening tra tutte le persone colpite da queste condizioni e avviarle quanto prima a percorsi personalizzati di sorveglianza".
X.Lefebvre--JdB