Journal De Bruxelles - Oncologi, dati real world e registri 'faro' su efficacia farmaci

Oncologi, dati real world e registri 'faro' su efficacia farmaci

Oncologi, dati real world e registri 'faro' su efficacia farmaci

In pratica clinica pazienti spesso diversi da studi registrativi

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Per produrre dati sull'efficacia reale dei farmaci, un ruolo determinante è giocato dagli studi sul campo 'real world' e dai registri di monitoraggio dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Nella pratica clinica, infatti, i pazienti sono spesso diversi da quelli degli studi registrativi dei medicinali ed è per questo fondamentale accendere un faro sugli effetti delle terapie fotografati in un contesto clinico reale. E' questo uno dei temi affrontati dagli oncologi in occasione del convegno 'World Cancer Day: United by Unique', promosso dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e Fondazione Aiom nella Giornata mondiale contro il cancro che si celebra oggi. "Aiom e Aifa - afferma il presidente Aiom Francesco Perrone - hanno istituito un gruppo di lavoro per analizzare l'attività di monitoraggio portata avanti dall'ente regolatorio in campo oncologico. Grazie a questa collaborazione, abbiamo evidenziato che il profilo dei pazienti coinvolti negli studi clinici è diverso rispetto a quello di coloro che, dopo l'approvazione, vengono trattati con gli stessi farmaci nei reparti di oncologia, cioè nella pratica clinica quotidiana". In un recente studio pubblicato su The Lancet Regional Health Europe, spiega, "abbiamo confrontato alcune caratteristiche, al momento dell'avvio di una terapia oncologica, tra i pazienti inseriti in 129 Registri oncologici, per un totale di circa 420mila trattamenti, con le analoghe informazioni relative a oltre 87mila pazienti arruolati nelle sperimentazioni relative alle stesse terapie. Sono emerse differenze importanti: i pazienti dei Registri Aifa presentavano un'età mediana di 5 anni in più, con un +17% di over 65. Questo si traduce in persone più fragili, caratterizzate da più comorbidità. Da qui il ruolo sempre più centrale dei dati 'real world' e dei Registri di monitoraggio Aifa, che rappresentano uno strumento potente, tra i più avanzati in Europa, per generare evidenze di questo tipo". È un aspetto consolidato, infatti, conclude Perrone, "che i dati provenienti dalla pratica clinica possano rappresentare un elemento dirimente nel determinare l'efficacia reale dei farmaci, costituendo un valido supporto ai risultati provenienti dagli studi clinici registrativi".

T.Bastin--JdB