Primo intervento a Meyer con robot chirurgico ultima generazione
Operato bimbo di 9 anni con stenosi giunto pielo ureterale
Eseguito con successo all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze il primo intervento con il robot di ultima generazione Vinci Xi. L'operazione, effettuata su un bambino di nove anni, è servita per correggere una stenosi del giunto pielo ureterale, una malformazione congenita che impediva il passaggio dell'urina tra rene e uretere, provocando una perdita progressiva della funzione renale e forti coliche. L'intervento, spiega il Meyer, è "piuttosto raro e complesso" e l'utilizzo "della strumentazione all'avanguardia ha comportato indubbi vantaggi per il paziente, che "è già stato dimesso e ha fatto ritorno a casa". L'operazione è stata condotta da Lorenzo Masieri, professore ordinario di urologia, esperto di chirurgia robotica e coordinatore del Centro interaziendale di urologia Meyer-Careggi, e Alberto Mantovani, chirurgo dell'urologia pediatrica dell'Aou Meyer Irccs. "L''intervento - spiega Mantovani - è consistito nel togliere un piccolo tratto della via urenaria che ospitava il restringimento e attaccare subito dopo le parti che erano sufficientemente ampie per permettere il passaggio dell'urina". "Abbiamo effettuato con delle piccole incisioni cutanee e questo ha facilitato sicuramente la ripresa nel post operatorio, con tempi di degenza più brevi. - osserva Masieri - In più il robot ci ha consentito di avere una visuale ottimale dell'area chirurgica e di eseguire tutti quei piccoli movimenti che sono fondamentali per ricostruire al meglio la via escretrice del paziente". La piattaforma all'avanguardia per la chirurgia mininvasiva, la cui acquisizione è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Meyer, offre ai chirurghi una visione 3D ad alta definizione del campo operatorio e un sistema intuitivo di gestione e controllo degli strumenti che permette di superare le limitazioni della chirurgia convenzionale. Il sistema consente la gestione simultanea di tre strumenti articolati robotici e un endoscopio articolato. Il tutto attraverso piccole incisioni cutanee di circa 1 centimetro. Un tipo di chirurgia che risulta particolarmente efficace per eseguire tutti quegli interventi che comportano spazi ristretti di manovra o che richiedono l'individuazione di accessi anatomici alternativi o il passaggio attraverso orifizi naturali. Il numero di incisioni viene minimizzato ed è garantito anche il risultato sotto il profilo estetico.
B.A.Bauwens--JdB