Journal De Bruxelles - Due casi di trichinosi in provincia di Foggia

Due casi di trichinosi in provincia di Foggia

Due casi di trichinosi in provincia di Foggia

Nel territorio focolai ciclici, infezione è considerata endemica

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Due casi di trichinosi (detta anche trichinellosi) si sono registrati in provincia di Foggia. A darne notizia l'Asl che ha avviato, attraverso il servizio veterinario, una attività di controllo sugli alimenti di origine animale. Il gruppo MTA (Malattie a Trasmissione Alimentare) della ASL, incaricato delle indagini epidemiologiche, ha confermato l'emergere di nuovi casi di trichinosi nel comune di Monte Sant'Angelo. Questo nuovo focolaio si aggiunge al caso registrato lo scorso anno nel comune di San Marco in Lamis. "La trichinellosi - spiega Angelo Castelluccio direttore del SIAV (servizio igiene e assistenza veterinaria ) - è una malattia parassitaria che può essere trasmessa all'uomo principalmente attraverso il consumo di carne di cinghiale e maiale cruda o poco cotta, in particolare nei salumi e salsicce, quando tali carni provengono da animali non sottoposti a controlli veterinari adeguati. I consumatori che sono venuti a contatto con carne infetta manifestano sintomi significativi, quali diarrea, dolori muscolari, sindrome simil-reumatica, debolezza, edemi alle palpebre, fotofobia e febbre, che possono rendere necessario il ricovero ospedaliero per diagnosi e trattamento. La trichinellosi è una malattia che, se non trattata adeguatamente, può comportare gravi complicazioni". Il territorio della Asl di Foggia - viene spiegato - è ciclicamente interessato da focolai di trichinellosi, che ormai è considerata una malattia endemica. Il servizio veterinario ha attivato una serie di controlli mirati per accertare le responsabilità nella diffusione del contagio. "È importante sottolineare che la carne di cinghiale e maiale - spiega l'Asl - in particolare quella destinata alla preparazione di salumi e salsicce, può essere infetta se non viene sottoposta a un esame trichinoscopico preventivo, poiché né l'essiccatura, né la salatura, né l'affumicamento sono in grado di eliminare le larve del parassita. Per prevenire la trasmissione della trichinellosi e tutelare la salute pubblica, si invita la cittadinanza a consumare solo carne di cinghiale e maiale che sia stata sottoposta a rigorosi controlli sanitari". Il servizio veterinario della Asl di Foggia ha predisposto già dallo scorso anno un disciplinare specifico e un numero telefonico unico provinciale attivo H24 per segnalare e comunicare le macellazioni domiciliari dei suini e dei cinghiali abbattuti che necessitano di essere sottoposti a controllo. Il numero di riferimento è 389-4585490.

M.Kohnen--JdB