Psicologi, solo 5 professionisti su 100 disponibili nel pubblico
Lazzari (Cnop), "le professioni sono antenna dei bisogni"
"La risposta a crescenti disagi psicologici è lasciata quasi esclusivamente al privato. Solo cinque psicologi su 100 sono disponibili nel pubblico e questo crea uno squilibrio molto critico". Lo sottolinea Davide Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale Degli Ordini Degli Psicologi (Cnop), dopo l'incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e gli Ordini professionali. I temi rilanciati dal Cnop sono stati una maggiore risposta pubblica ai crescenti disagi psicologici, aggiornamento professionale più snello, tutela di cittadini e professionisti dal mercato della moltiplicazione di nuovi ruoli professionali. Per Lazzari, "le professioni sono antenna dei bisogni" e ha inoltre evidenziato l'esigenza di tutelare i cittadini e i professionisti dal mercato della moltiplicazione di nuovi ruoli professionali, che troppo spesso finiscono per duplicare competenze già esistenti e riconosciute, con particolare riferimento alla legge 4/2013 e l'amplificazione dei problemi che ci sarebbe se l'autonomia differenziata dovesse comportare la devoluzione alla Regioni di competenze sul riconoscimento di nuovi profili professionali. Tra i temi dell'incontro, anche la necessità di rendere il sistema dell'aggiornamento professionale più snello e vicino alle esigenze dei cittadini, avvicinando i sistemi formativi delle diverse professioni, sanitarie e non, e rendendo gli Ordini maggiormente protagonisti in questo campo. "Faremo avere al Governo le nostre proposte perché i diritti dei cittadini rispetto ai bisogni psicologici, ma anche quelli legittimi delle psicologhe e degli psicologi, siano maggiormente riconosciuti. Il Paese non si può permettere un uso quasi solo privatistico della Psicologia, ci deve essere equilibrio tra risposta pubblica e privata in un campo così delicato" ha concluso Lazzari.
P.Claes--JdB