Il Portogallo boccia l'etichettatura Nutriscore per gli alimenti
"Olio d'oliva peggio di una bibita". Ora in vigore nuovo decreto
In Portogallo è entrato in vigore ieri un nuovo decreto sull'etichettatura semplificata degli alimenti che annulla il precedente testo, considerato sbagliato nel modo in cui valutava i profili nutrizionali dei prodotti. Si tratta delle tabelle Nutri-score, che con un sistema di etichettatura colorata, "a semaforo", traccia dei profili nutrizionali da apporre sulle confezioni degli alimenti, segnalando con il verde i cibi sani e con il rosso quelli più dannosi per la salute. Il problema, secondo il ministero dell'Agricoltura e della Pesca, è che Nutri-score "pone, ad esempio, l'olio d'oliva vergine ed extravergine in una classificazione peggiore rispetto ad alcune bibite prodotte artificialmente". Il nuovo decreto stabilisce invece che "l'adozione di qualsiasi sistema di etichettatura nutrizionale semplificata", il quale è facoltativo e volontario per gli operatori economici, "deve tener conto di modelli adatti ai prodotti alimentari portoghesi", attribuendo al governo, e in particolare alla Direzione Generale per gli Alimenti e la Veterinaria (Dgav) la competenza in materia. La stessa Dgav, a seguito di uno studio che ha testato l'algoritmo su cui si basa il sistema di etichettatura semplificato Nutri-score, ha espresso riserve in quanto "i risultati non erano coerenti con le raccomandazioni dietetiche". È un sistema, segnala il nuovo testo di legge, che "conduce a classificazioni confuse e senza considerare il modello dei prodotti alimentari portoghesi".
E.Carlier--JdB