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Giappone, esportazioni crescono del 7,2% in gennaio
Nuovo surplus commerciale con Usa, in attesa dei dazi
Crescono per il quarto mese consecutivo le esportazioni giapponesi, trainate dal comparto automobilistico e il settore farmaceutico, in una fase di progressiva svalutazione dello yen. Secondo i dati del ministero della Finanze, in gennaio l'espansione è stata del 7,2% a 7.860 miliardi di yen, equivalenti a 49,5 miliardi di euro, segnando un record in valore per il primo mese dell'anno, mentre le importazioni sono cresciute del 16,7%. In base ai dati il disavanzo della bilancia commerciale si assesta a 2.760 miliardi di yen (17,40 miliardi di euro), tenendo conto di una svalutazione del 9% della divisa nipponica sul dollaro rispetto al gennaio 2024. Con gli Stati Uniti il Giappone ha registrato un surplus commerciale di 477 miliardi di yen, e un aumento dell'export dell'8,1%, sostenuto ancor una volta dalle robuste spedizioni di automobili sul principale mercato di sbocco per il comparto. Al contrario, con l'Unione Europea il deficit commerciale si assesta a 403,4 miliardi di yen, rimanendo in rosso per il dodicesimo mese consecutivo. Per quanto riguarda il recente piano del presidente americano Donald Trump, annunciato la scorsa settimana di aumentare i dazi sulle importazioni di automobili, il ministero nipponico ha dichiarato che "monitorerà attentamente il potenziale impatto", senza approfondire i dettagli. Il mercato statunitense è la principale destinazione per le case automobilistiche giapponesi, con circa un terzo delle esportazioni totali. Secondo la Japan Automobile Manufacturers Association, nel 2023 le autovetture esportate negli Stati Uniti ammontavano a circa 1,44 milioni. Trump sostiene che i dazi contribuiranno a rilanciare la produzione nazionale e a ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, e la scorsa settimana ha annunciato un'imposta del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, che entrerà in vigore il 12 marzo.
O.Meyer--JdB