Nave cinese indagata per sabotaggio cavi riparte,Svezia protesta
Stoccolma: 'A procuratore non è stato permesso salire a bordo'
La nave mercantile cinese Yi Peng 3, sospettata di aver avuto un ruolo nel sabotaggio dei due cavi di telecomunicazione sottomarini nel Mar Baltico fra il 15 e il 17 novembre, ha ripreso la navigazione, dopo circa un mese in cui è stata ancorata nello stretto di Kattegat, tra la Svezia e la Danimarca, senza che al procuratore svedese sia stato consentito di salire a bordo. E il governo svedese ha protestato. Le autorità svedesi indagano per sospetto sabotaggio e questa settimana la polizia svedese è stata invitata a bordo della nave in qualità di osservatori mentre i rappresentanti delle autorità cinesi si sono riservati di condurre le indagini. Il procuratore svedese però non ha ricevuto il permesso di salire a bordo e non ha dunque potuto fare le rilevazioni sul campo. Ora la nave ha salpato e riprende la navigazione. "Il governo prende la faccenda molto seriamente" ha dichiarato la Ministra degli Esteri svedese, Maria Malmer Stenergard: "È singolare che la nave parta senza che il pubblico ministero, nell'ambito di un'indagine penale svedese, abbia avuto la possibilità di ispezionare la nave e interrogare l'equipaggio" ha aggiunto Stenergard, riportata dall'agenzia di stampa svedese Tt. La ministra ha dichiarato inoltre che il governo svedese segue gli sviluppi del caso con grande attenzione ma ha sottolineato l'importanza di lasciare che la giustizia faccia il suo corso indipendentemente.
W.Lievens--JdB