Disordini in Gb. Starmer accusa l'ultradestra, 'nessuna scusa'
La ministra dell'Interno avverte: 'I teppisti saranno puniti'
"Non ci sono scuse" o giustificazioni di sorta dietro i disordini moltiplicatisi nelle ultime ore in varie città del Regno Unito, soprattutto nel nord dell'Inghilterra, sulla scia dell'emozione suscitata dalla recente strage di bambine di Southport, vicino a Liverpool, imputata al raptus di un 17enne. Lo ha detto oggi il premier Keir Starmer dopo una riunione telefonica con i suoi ministri, imputando nuovamente "le violenze" alla strumentalizzazione di quanto accaduto a Southport di frange dell'ultradestra anti-immigrazione e islamofoba. Starmer ha poi ribadito "il sostegno pieno" del governo laburista alla polizia e "a tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza nelle strade". La ministra dell'Interno, Yvette Cooper, ha da parte sua avvertito - sullo sfondo dei tumulti odierni, sfociati in alcune città anche per la prima volta in scontri diretti fra opposti dimostranti, di estrema destra e antifascisti - che "la violenza criminale e i disordini non possono avere posto nelle strade della Gran Bretagna" e che "i teppisti" che ne sono responsabili "pagheranno il prezzo" di fronte alla legge. Fra gli scontri più duri, si segnalano quelli fra opposte fazioni di Liverpool e Manchester, dove si contano già diversi fermi e alcuni feriti tra i poliziotti intervenuti a separare i contendenti. Nonché a Hull, dove un gruppo ultranazionalista ha attaccato e danneggiato un hotel usato come alloggio per migranti.
P.Renard--JdB