

Accenture, l'Ia può sbloccare un vantaggio enorme per l'Italia
Studio, per il Made in Italy potenziale da 15 miliardi sul Pil
L'Intelligenza artificiale non è più solo un'innovazione tecnologica, ma il motore che sta ridefinendo il modo in cui le aziende operano e crescono. E per l'economia italiana l'Ia presenta il potenziale di "un vantaggio enorme" che può ridurre il divario con altri Paesi europei e affermare il Paese come hub di innovazione: la diversificazione dell'economia, che include settori ad alto potenziale per le applicazioni Ia come la manifattura avanzata, la finanza, il retail e importanti hub industriali, con aziende leader nella robotica, nell'agroalimentare, nei marchi di lusso e nell'automotive. Lo afferma Accenture nel suo nuovo report Technology Vision 2025, da cui emerge che oltre il 33% dei dirigenti aziendali italiani prevede un incremento significativo nell'uso degli agenti Ia nei prossimi tre anni. L'88% ritiene fondamentale comunicare la strategia aziendale sull'Ia per rafforzare la fiducia dei propri dipendenti. Il rapporto analizza le principali tendenze in atto: con l'Ia che ha raggiunto un livello di autonomia "senza precedenti", trasformandosi in un alleato strategico per produttività e innovazione, il rapporto spiega che per i leader aziendali si pone la "sfida cruciale" di garantire fiducia nei sistemi Ia, sia per i dipendenti sia per i consumatori. "La Tech Vision 2025 ci mostra un futuro in cui l'IA non è solo uno strumento a disposizione di organizzazioni e paesi, ma un vero e proprio catalizzatore di crescita e trasformazione" - afferma Teodoro Lio, Amministratore Delegato di Accenture Italia. "Per le aziende italiane, l'Ia rappresenta un imperativo strategico in grado di innovare modelli di business, ottimizzare le operations e migliorare l'esperienza dei consumatori, con incrementi sul Pil fino a 15 miliardi di euro per i settori tradizionali del Made in Italy". Tuttavia, per sfruttarne tutto il potenziale, non basta implementarla: "bisogna integrarla in modo efficace in tutti i processi aziendali, garantire l'accelerazione degli investimenti e chiudere il gap delle competenze, rafforzando il patto di fiducia dell'ecosistema verso questa rivoluzione tecnologica che deve tenere l'uomo alla sua guida", spiega Lio.
T.Peeters--JdB