Journal De Bruxelles - Sit-in a La Perla per chiedere un futuro per 50 lavoratrici

Sit-in a La Perla per chiedere un futuro per 50 lavoratrici
Sit-in a La Perla per chiedere un futuro per 50 lavoratrici

Sit-in a La Perla per chiedere un futuro per 50 lavoratrici

Al presidio anche Conte e il sindaco Lepore

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Tanti canti, musica e sorrisi, che tuttavia non cancellano le preoccupazioni per il futuro di La Perla. È così che le lavoratrici della storica maison di lingerie bolognese, hanno protestato per tutta la mattina davanti ai cancelli dell'azienda. Le 'perline' questa volta chiedono che gli ammortizzatori sociali, concessi a circa 200 lavoratrici che si occupavano della produzione, vengano estesi anche ad altre 50 lavoratrici del gruppo, assunte da La Perla Management e La Perla Italia. Le due aziende sono entrambe in amministrazione giudiziale e "gli ammortizzatori sociali sono finiti. In particolare, per oltre una quarantina di lavoratrici la cassa integrazione per cessazione è scaduta il 25 gennaio, per altre 10 della rete dei negozi la fine della cig è prevista per il 10 aprile", spiega Stefania Pisani della Filctem-Cgil di Bologna. "Nessun piano industriale, in una fase in cui stiamo aspettando le manifestazioni di interesse" che, come prevede il bando pubblicato dal Mit, potranno arrivare fino al 10 febbraio, "può essere realizzato se non ci sono tutte le competenze", sottolinea Pisani per la quale "se vengono meno alcune competenze nessun imprenditore serio può rilanciare il gruppo". L'obiettivo dei sindacati è, quindi, quello ottenere dal ministero del Lavoro una soluzione che consenta a queste lavoratrici di rimanere legate al gruppo La Perla ed essere riassorbite assieme alle colleghe della produzione dal futuro compratore. Per esprimere solidarietà alle 'perline' sono arrivati in via Mattei anche il sindaco, Matteo Lepore, che indossava la fascia tricolore, e il leader del M5s, Giuseppe Conte.

G.Lenaerts --JdB