Borsa: l'Europa sale in vista dell'inflazione, vola lo yen
Le tensioni in Medio Oriente pesano sul petrolio. Corrono i chip
Borse europee ben intonate in attesa del dato sull'inflazione dell'Eurozona a luglio, che potrebbe corroborare le speranze di un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce. Londra avanza dell'1,2%, Parigi dell'1%, Francoforte dello 0,7% e Milano dello 0,2% mentre i future su Wall Street sono in forte rialzo, dopo la brutta seduta della vigilia e in vista delle aperture che potrebbero arrivare in serata dalla Fed su un taglio dei tassi a settembre. Segnali incoraggianti sono arrivati dall'inflazione francese di luglio, salita meno delle attese. Il dato spinge al ribasso i rendimenti dei bond dell'Eurozona, con il Btp che flette di 3 punti base al 3,66% mentre lo spread con il Bund è stabile a quota 135. La crisi in Medio Oriente, con gli attacchi israeliani a Beirut e l'uccisione del capo di Hamas, surriscalda il prezzo del petrolio, con il Wti che sale dell'1,8% a 76,07 dollari al barile. Dopo una reazione incerta prende il largo lo yen (+1,3% sul dollaro, a quota 150,9) che beneficia della decisione della banca del Giappone di mettere fine alla sua politica monetaria ultraespansiva alzando di 25 punti base i tassi di interesse. Sul listino milanese rimbalza Campari (+3,3%), promossa da Equita dopo i conti, e si mettono in luce Amplifon (+2,9%), Recordati (+2,9%), Iveco (+2,9%) e Interpump (+2,9%). Pesante Leonardo (-3,9%) dopo la semestrale mentre faticano i bancari, con in testa la Popolare di Sondrio (-1,5%) e Bper (-1,3%), e Tim (-0,7%) attesa alla prova dei conti. Sui listini europei volano i produttori di chip, con in testa Asml (+6,7%) in scia a un'indiscrezione di Reuters secondo cui i produttori olandesi, nipponici e coreani di semiconduttori sarebbero esentati dai dazi Usa.
X.Maes--JdB