Ecco, la versione finale del piano energia Pniec è deludente
"Non è pienamente orientato all'uscita dai combustibili fossili"
"La versione finale del Pniec delude rispetto alle prospettive di miglioramento dichiarate lo scorso anno con l'invio della prima proposta a Bruxelles. Per quanto alcuni degli obiettivi appaiano migliorati, il Piano mostra un approccio contraddittorio e non pienamente orientato ad una strategia di uscita dai combustibili fossili, soprattutto in relazione alle norme e decreti che, nell'anno trascorso, avrebbero dovuto iniziare ad attuarlo". Lo dichiara in un comunicato Chiara Di Mambro, responsabile Politiche di Decarbonizzazione di Ecco, il think tank italiano per il clima. "In contraddizione con la necessità di fornire il più ampio accesso possibile alle tecnologie della decarbonizzazione - prosegue Di Mambro -, il Piano dedica poca attenzione alle soluzioni più economiche, efficienti e, soprattutto, disponibili come le rinnovabili o le tecnologie dell'elettrificazione, in grado di indirizzare gli investimenti, contribuendo a sviluppare e creare nuove catene del valore allineate con il Net zero". "Il Pniec 2024 manca di forza attuativa - conclude Di Mambro - e resta solo uno dei molti elementi del complesso quadro di norme e regolamenti sul clima e l'energia, rinunciando a costituirne la cornice di riferimento, in cui si individuino, oltre alle politiche, risorse, tempi e modi della loro realizzazione. Inizia ora un periodo di attento monitoraggio della produzione legislativa e regolatoria, valutando se e come le proposte siano migliorabili per renderle coerenti e orientate verso le soluzioni prioritarie che abilitano la transizione, ovvero l'incremento dell'efficienza energetica, delle rinnovabili e dell'elettrificazione dei consumi finali".
U.Dumont--JdB